Il progetto Vince chi smette, attraverso il quale Caritas promuove percorsi di animazione comunitaria con l’obiettivo di sensibilizzare le comunità sul fenomeno dell’azzardo e sui rischi ad esso associati. Il progetto Vince chi smette mira a costruire una coscienza critica collettiva e a promuovere azioni concrete di contrasto e prevenzione. Un’iniziativa costruita in collaborazione con FICT (Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche).
Il fenomeno dell’azzardo ha assunto negli ultimi anni una dimensione preoccupante e non si registrano proposte e scelte politiche in grado di realizzare adeguate misure di contrasto, prevenzione e sostegno. Se il gioco è un esercizio singolo o collettivo liberamente scelto a cui ci si dedica per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l’ingegno o le forze fisiche, nell’ambito dell’azzardo, l’attribuzione della qualifica di gioco è del tutto fuori luogo. L’azzardo è infatti un’attività in cui ricorre il fine di lucro, nella quale la vincita o la perdita sono elementi aleatori (l’elemento determinante è il caso), e l’abilità, la capacità o l’esperienza altrimenti riscontrati nel gioco, hanno un’importanza trascurabile ed ininfluente.
Dal 2013 è riconosciuto come patologia perché l’azzardo può dar luogo a una condizione patologica di dipendenza, consistente nell’incapacità cronica di resistere all’impulso del gioco, con conseguenze anche gravemente negative sull’individuo stesso, la sua famiglia e le sue attività professionali.

Nonostante la crescente consapevolezza di questa situazione, il fenomeno dell’azzardo continua a espandersi in modo preoccupante. Le slot machine, i gratta e vinci, le scommesse e i concorsi a premi sottraggono annualmente agli italiani circa ottantacinque miliardi di euro, rappresentando una spesa per le famiglie che si avvicina a quella per il cibo e supera quella per il riscaldamento domestico e le cure mediche.
Siamo chiamati, in quanto cristiani, a interrogarci e affrontare il grave male che oggi affligge le nostre comunità
